Buonasera readers ^.^
Sono ufficialmente entrata nel periodo "E' Natale! Siamo tutti più buoni!", quindi per cercare di non commettere nessun omicidio verso clienti maleducati, maleducati in generale o anziane che trotterellano felici saltando la fina al supermercato per poi guardarti e dire "Mi scuuusi!Non l'avevo vista!", le mie funzioni si riducono a: leggi, porta a spasso il cane, leggi, porta a spasso il cane ...ricordati di mangiare!
E così, leggi leggi, ho finito anche "Mi chiamo Chuck" di Aaron Karo e devo dire che già sento la sua mancanza.
Sono ufficialmente entrata nel periodo "E' Natale! Siamo tutti più buoni!", quindi per cercare di non commettere nessun omicidio verso clienti maleducati, maleducati in generale o anziane che trotterellano felici saltando la fina al supermercato per poi guardarti e dire "Mi scuuusi!Non l'avevo vista!", le mie funzioni si riducono a: leggi, porta a spasso il cane, leggi, porta a spasso il cane ...ricordati di mangiare!
E così, leggi leggi, ho finito anche "Mi chiamo Chuck" di Aaron Karo e devo dire che già sento la sua mancanza.
di Aaron Karo
Pagine: 288 Editore: Giunti
Sinossi
"Ho diciassette anni e, stando a Wikipedia, soffro di un disturbo
ossessivo-compulsivo". Chuck Taylor ha mille paranoie. Si lava le mani
continuamente, controlla ossessivamente le manopole dei fornelli e il
terrore dei germi condiziona le sue relazioni sociali, di fatto quasi
inesistenti se si esclude Steve, goffo amico del cuore bersaglio delle
angherie dei bulli della scuola. Chuck ha anche una sorella, Beth, che
lo ignora al punto da negargli persino l’amicizia su Facebook. La sua
giornata è costellata dalla ripetizione di gesti, regole maniacali che
lui stesso si è imposto per non perdere del tutto il controllo di sé. E
poi ci sono le Converse All Star: ne possiede decine di paia di ogni
colore che ha abbinato ai vari stati d’animo. Converse rosse =
arrabbiato, gialle = nervoso e così di seguito. I genitori, però, sono
sempre più preoccupati e, nonostante le rimostranze di Chuck, decidono
di spedirlo dalla strizzacervelli. Ma è l’arrivo di una nuova compagna
di classe a cambiare radicalmente la vita di Chuck e ad aggiungere un
nuovo colore alla sua collezione di Converse.Impossibile non ridere con
questo esilarante racconto in prima persona di Chuck, uno dei più
divertenti e struggenti personaggi della narrativa contemporanea.
Recensione
Il punto è questo, per capire questo romanzo dovete leggere le prime righe. Se vi sembrerà la cosa più stupida e disgustosa che sia mai stata scritta, chiudete il romanzo...non è per voi.